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25 novembre 2008

La spada posseduta

Siamo tutti occupati nel cercare di capire come attivare il montacarichi quando improvvisamente si inizia a sentire rumore di acqua che scorre, il meccanismo si mette in movimento. Il tempo è poco e decidiamo di salire ai piani superiori sfruttando questo marchingegno, i primi a salire sono Martenus e Dhalam Katih, si mettono sulla prima mensola, sono anche coloro che meglio conoscono la città ed il palazzo. Nella mensola successiva salgono gli altri. Arrivati al primo piano la stanza è molto simile a quella da cui provenivamo ma protetta con il buio magico. Il warlock riesce comunque a vedere che ci sono ancora tracce del cubo incontrato in precedenza. Il due in avanscoperta concordano che il livello è troppo basso ed è meglio salire ancora, avverto il resto del gruppo sulla scelta. Il secondo piano è decisamente più maestoso l’altezza del locale passa da 6 a 10 metri, sul pavimento è presente un tappeto rosso e si sente lo stesso salmodiare del rito fatto dai mindflyer. Forse salire ancora può essere un vantaggio, ma quando sono ormai a 2 metri dal soffitto si rendono conto che non ci sono altri piani e per evitare di essere schiacciati devono scendere dal montacarichi. Il gruppo sulla mensola inferiore salta giù immediatamente mentre l’avanguardia cerca di saltare prima sulla mensola più in basso. Nessun problema per il bardo mentre Martenus ha qualche difficoltà in più.

Siamo abbastanza timorosi e prima di avanzare, dall’unica porta che dovrebbe immettere nella cattedrale decidiamo di perquisire la stanza. Valentin trova una trappola che potrebbe portare ad una delle stanze inferiori (crioidra o mostro d’ossa) mentre il warlock trova una pergamena con il simbolo di Helm. Il rito sembra al culmine, aprendo la porta notiamo che c’è buio magico in tutta la cattedrale e che oltre ad un centinaio di mindflyer che svolgono il rito intorno all’altare, ci sono alcuni che fanno da ronda, non sono i gruppo è soltanto uno di loro che gira per le navate. Il rito inoltre è recitato sicuramente in draconico, decidiamo di avanzare fino al lato opposto della cattedrale dove è presente l’ingresso al palazzo reale. Solo Martenus può vedere e fare luce potrebbe essere troppo pericoloso. Decidiamo di legarci con una corda e fare una fila con il warlock che ci guida. Procediamo in modo furtivo ma non sembra sia facile distrarre chi è intento nel rito, mentre avanziamo circa a metà della stessa navata,  la nostra guida nota una stanza separata da un semplice arco, sembra che all’interno sia presente la luce con dei corpi distesi sul pavimento. Decidiamo di andare a controllare e ci avviciniamo senza entrare, i corpi sembrano essere quelli di 5 sacerdoti di Helm più la delegazione di Tortusga. Si avvicina un mindflyer, decidiamo di entrare per ridurre le probabilità che ci noti, appena passati sotto l’arco ci rendiamo conto che forse abbiamo attraversato un altro muro magico, ci sdraiamo per confonderci con gli altri corpi. Tutte le persone sembra gli sia stata presa la loro essenza vitale, il particolar modo ZarKon il capo della delegazione di Tortusga che è già deceduto, Drusilla decide di rianimare Portefis il capo di sacerdoti di Helm. Analizzando i corpi e la stanza Valentin trova una pergamena di protezione dal male e Dhalam Katih si accorge che il piccolo altare nella stanza è stato profanato e sfigurato, sono presenti degli strani segni a forma di goccia, Drusilla si ricorda di aver visto lo stesso simbolo sotto l’orecchio di Setti. Parlando con il rianimato Portefis scopriamo che sono li per la profezia di Helm, la quale aveva predetto la caduta della città sotto i nemici ma che un gruppo di 5 valorosi avrebbe ripresa. La goccia è un simbolo che usava il re Mortimer usava dopo aver cambiato per indicare un gruppo particolare a lui fedele, questo ci preoccupa un po’, forse è stato Setti a tradirci. Sopra l’altare al centro del rito dei mindflyer è sospesa una spada, parlando con il sacerdote capiamo che in essa è rinchiuso un drago, è probabile che alla fine del rito possa essere usato nella battaglia contro le altre città e non sarà affatto facile difendersi. Valentin si accorge di una porta segreta che porta in una stanza adiacente alla nostra, decidiamo di tentare di passare da li e non di infrangere il muro magico, apriamo la porta e Martenus cerca di vedere all’interno (il solito buio magico) c’è un mindflyer e iniziano il combattimento. Ulrim fa luce nella stanza, nel frattempo arriva anche la ronda e dobbiamo combattere su 2 fronti, Valentin e Dhalam Katih riescono a uccidere la ronda (grazie ad una abile colpo del paladino con la lancia che fa svenire l’avversario), Martenus sembra essere in difficoltà ma alla fine riescono a sconfiggere anche il secondo. Decidiamo di uscire dalla cattedrale anche se Valentin e Drusilla vorrebbero anche fermare il rito, Ulrim dice di uscire dalla navata della cattedrale e lui fermerà il rito, Martenus suggerisce di passare dal palazzo reale perché l’entrata principale sarà sicuramente molto sorvegliata. Facciamo la cordata come in precedenza ma questa volta il mago usa anche una pergamena di invisibilità. Incrociamo un altro mindflyer ma non ci vede, arriviamo nella porta che porta nel palazzo, Martenus vorrebbe andare subito oltre mentre Dhalam Katih e Drusilla preferiscono rimanere vicino al mago. Improvvisamente il mago inizia con i sui incantesimi di area colpendo praticamente tutti i nemici, la battaglia si fa dura perché sono presenti 5 maghi che lo individuano. Durante al battaglia, quando solo i maghi sono vivi e Ulrim sembra stordito, Dhalam Katih prende la spada oggetto del rito. La spada guida il bardo e da il colpo di grazia ai 5 mindflyer maghi!!

Finita la battaglia seguiamo Martenus che ci porta nella sala del trono, li è presente il corpo del re che potrebbe non essere morto ma anche Ashemmi (una mezzelfa molto alta, pallida, con un ghigno satanico) la moglie \ amante di Sememon intenta in un combattimento all’ultimo sangue con Elden l’amico di Martenus ma la cosa più stupefacente è che al suo fianco sono presenti Blottorich e Zora. Purtroppo per noi la mezzelfa sembra avere la meglio in questo momento.

21 novembre 2008

La cattedrale del palazzo reale

Ci siamo radunati nella stanza iniziale quella subito dopo la trappola di fuoco ed olio, siamo discutendo sul da farsi, Valentin che suggerisce di affrontare il muro magico piuttosto che la crioidra. Improvvisamente si vede uno strano cubo gelatinoso che sta cercando di inglobare il paladino il quale non sembra affatto gradire, Drusilla non è riuscita ad avvertirlo in tempo del suo arrivo. Martenus aiuta il suo compagno ad uscire dalla gelatina, il paladino ha evidenti segni di corrosione, Valentin ha provato un attacco con lancia ma non sembra aver sortito grossi effetti.

Dhalam Katih si allontana a distanza di sicurezza e con la sua fionda lancia una munizione che una volta all’interno del cubo, si accende facendo incendiare il nostro avversario. Ci concentriamo con gli attacchi con diversi esiti, sembra che il cubo sia composto di una sostanza corrosiva, cerca di inglobare gli avversari per ucciderli, decidiamo di usare attacchi a distanza per ridurre i danni subiti, ma a fronte di forti danni il cubo reagisce dividendosi. Non si riesce a seguire la strategia suggerita da Valentin di attaccare una sola parte alla volta. Ulrim ci chiede di allontanarci il più possibile, il paladino e la sacerdotessa escono dalla stanza passando per la trappolo di fuoco e olio, Martenus e Dhalam Katih invece escono da corridoio nella parte opposta della stanza quello che porta al muro magico. Il mago con le sue magie riesce a sconfiggere tutti i cubi che ne frattempo si erano formati, anche perché 2 hanno attaccato il bardo ed il guerriero, questi ha trovato un valido modo per colpirli facendo in modo che dal soffitto cadano su di loro dei pezzi di pietra. Valentin e Drusilla tornano nella sala avendo in mente un modo per superare il muro e decidono di provare, il paladino si accorge che il cubo ha lasciato delle tracce che vengono dalla fine del corridoio, avverte gli altri compagni in modo che possano indagare su un modo di superare quel muro. Si riesce ad aprire una breccia nel muro magico,  Martenus è il primo ad entrare visto che può vedere anche attraverso il buio magico, poco dopo la sacerdotessa fa luce nella stanza scoperta. Ci sono degli strani ingranaggi ed una scala a chiocciola, la stanza è metà rifinita e metà ancora grezza ovvero scavata nella pietra. Il bardo si accorge che nella parete da cui è entrato il cubo è presente una piccola scritta: “protezione dal male contro il mostro d’ossa nella fessura terza”. Scopriamo che gli ingranaggi aprono una serie di porte a partire dalla fine del corridoio, una alla volta riusciamo ad aprirle. Nella prima stanza sono presenti delle fessure e mettendo una mano nella terza sembra si riceva una protezione, è presente anche l’ingresso ad un corridoio che porta ad una stanza vicino a quella della crioidra, le due stanze sembrano comunicanti attraverso una porta. Il pavimento è pieno di ossa forse è qui che si nasconde il mostro di ossa …

Nel frattempo nella stanza successiva abbiamo trovato una specie di montacarichi ma non siamo riusciti ancora ad attivarlo, da qui vengono le tracce del cubo ma non riusciamo a capire dove proseguono forse da montacarichi stesso. Nel frattempo Ulrim ha salito le scale trovando il cadavere di un sacerdote di Helm. Una breve perlustrazione sopra le scale ha portato all’entrata in una stanza della cattedrale nel palazzo reale, una strana creatura era in agguato e lo scontro è stato duro, ma dopo i primi danni sembra che sia fuggito. Ulrim aveva attaccato Drusilla intervenuta in suo aiuto, ma dopo la scomparsa del mindflyer è tornato normale. La stanza da in una delle navate della cattedrale, dalla navata centrale si sentono un centinaio di mindflyer intenti in una specie di preghiera forse è meglio non interromperli ….

Decidiamo di tornare sotto per cercare una via meno pericolosa.